Contributi della psicoanalisi allo studio del gruppo


Stefania Marinelli
Contributi della psicoanalisi allo studio del gruppo

Borla, Roma, 2008

Collana: Individuo e Gruppo
Collana diretta da Stefania Marinelli
Pagine: 304
Prezzo: 28 €

Con un capitolo di Interviste e Dialoghi con gli Autori
E un Glossario a cura di Lilli Romeo e Sergio Stagnitta

Introduzione di Giulio Cesare Zavattini
(dalle recensioni di Funzione Gamma)

«Questo libro è sembrato nascere spontaneamente, guardando fra gli scritti nell’archivio degli ultimi anni: si è imposto alla mia attenzione come una richiesta di dare un ordine, e di affermare un punto. O punto di arrivo o di partenza, o verso il gruppo, o al ritorno dal gruppo. O domande o risposte, ma insieme, perché si integrassero i sentimenti con i pensieri, l’accadere con il narrare, la corporeità e la pensabilità dell’essere qui ora e del vivere la turbolenza nell’incontro con l’altro. Anche un libro è coesione del fare esperienza. Transitando per molti gruppi che sono stati e sono importanti – da quelli privati, di training e di associazione, a quelli della didattica accademica e dell’ambito istituzionale, a quelli ristretti degli amici e colleghi più affini – l’espressione semplificata, anche quando era più complessa, è stata di gruppo e all’interno del gruppo, e riguardava gli elementi di origine e appartenenza e la possibilità di rielaborarli. Per riflessione, per gratitudine, per esigenza di rimetabolizzare un testo e condividerlo nella cerchia creata dall’edizione: nasce un libro che è già di gruppo.
Scrivere e leggere, insegnare e apprendere, analizzare ed essere analizzati vanno insieme e il gruppo potenzia la profondità dei campi bilaterali e plurilaterali dell’esperienza di reciprocità: la circolante dell’esperire e pensare se stesso in relazione all’altro e agli altri, e fare esperienza dell’altro in relazione a sé rende l’oggetto gruppo perturbante ma forte e indimenticabile, ogni volta che ci accompagna nello sconvolgente incontro (a)temporale con lo sconosciuto – in cui ciò che prima era ignoto si presenta per essere collocato nello spaziotempo» (dalla Prefazione).

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