Invito rivolto ad autori a collaborare su un numero speciale della rivista on-line “Gruppo: Omogeneità e Differenze” riguardo al pensare nei gruppi e nei team. Martin Ringer, agosto 2015


Invito rivolto ad autori a collaborare su un numero speciale della rivista on-line “Gruppo: Omogeneità e differenze” riguardo al pensare nei gruppi e nei team.

Martin Ringer, agosto 2015

La rivista

Gruppo: Omogeneità e Differenze è una rivista on line gratuita sulla psicoanalisi dei gruppi diretta da Stefania Marinelli e Silvia Corbella, presentata da ARGO (Associazione per la Ricerca sui Gruppi Omogenei) nell’ambito delle attività presentate nel sito www.argo-onlus.it, in collaborazione con Funzione Gamma, rivista bilingue dedicata allo studio dei gruppi (http://www.funzionegamma.it/home-english/) del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza Università di Roma.

La rivista è a revisione paritaria ed è emessa annualmente.

Il numero sul pensare nei gruppi e nei team sarà il primo numero speciale creato dalla rivista e verrà emesso in inglese ed in italiano. (Vedi https://www.argo-onlus.it/category/english-version/ e https://www.argo-onlus.it/la-rivista/).

 

 

Sono stato nominato curatore di un’edizione come descritto sotto nell’Appendice “proposta approvata”.

Il documento che state leggendo adesso è un invito ad autori che volessero contribuire con scritti o idee riguardo all’argomento.

Nel mettere insieme questo numero spero che gli autori che desiderano dare il loro contributo siano desiderosi di impegnarsi tra loro e con me nello sviluppare un’opera che scorra e che abbia una senso di coerenza. Recentemente ho sentito dire da un editore che voleva che un numero della sua rivista letteraria avesse “quel tipo di scorrevolezza e di coerenza che i musicisti cercano di produrre nei loro album”. Non avrei potuto dirla meglio.

Gli autori che contribuiranno avranno anche la possibilità di includere un adattamento dei loro scritti in un libro che sarà successivamente pubblicato.

In particolare la pubblicazione degli scritti che saranno stati inclusi in Gruppo: Omogeneità e differenze, Group: Homogeneity and Difference, è finalizzata ad assicurare che i capitoli (della versione libro) siano scritti in un linguaggio ed uno stile che sia accessibile anche a non specialisti.

Il libro includerà capitoli in aggiunta a quelli presenti nella rivista.

 

Il vostro passo successivo

 

Vi invito a visitare la pagina web della rivista Gruppo: Omogeneità e differenze, Group: Homogeneity and Difference e anche della rivista on line Funzione Gamma (vedi il link sopra) e a dare un’occhiata ai numeri precedenti per farvi un’idea se questo è quello che fa per voi. Potrete notare che attualmente nel sito di Argo-onlus e particolarmente nella rivista H&D non sono ancora presenti molti contenuti in inglese.

Se sarete interessati vi invito a mettere insieme alcune riflessioni su che cosa potreste scrivere e mandarmele.

Una volta che avremo formato un nucleo di scrittori spero di trovare una piattaforma online come un drop-box per condividere i progressi nel nostro lavoro. Ogni autore lavorerà sul suo scritto ma spero che potremo anche co-creare un ambiente dove sia possibile consultarsi con gli altri partecipanti.

E’ mia intenzione che gli scritti vengano sottoposti alla revisione paritaria una volta che saremo d’accordo che siano pronti per la pubblicazione così che il processo di revisione riguarderà i miglioramenti piuttosto che un approccio approvato/respinto.

Non appena ci sarà un solido nucleo di capitoli proposti per il libro solleciterò per trovare un editore.

Inoltre, l’esperienza degli autori che partecipano potrebbe aiutare a coinvolgere un editore adatto.

 

Altre idee per inquadrare l’argomento a cui facciamo riferimento nel numero e nel libro

 

Tutti gli sforzi collettivi sia nelle organizzazioni che nelle istituzioni o nella società più in generale riguardano la mobilitazione della conoscenza collettiva e dell’intelligenza di coloro che sono coinvolti in modo tale da coordinare le azioni che possano aiutare a raggiungere l’obiettivo (i) collettivo (i) .

Questo include: 1) la capacità degli individui di avere accesso alle loro conoscenze e di attivare la loro capacità di pensare nel contesto di un gruppo; 2) la volontà e l’abilità del gruppo di collaborare per un obiettivo condiviso e 3) alcune forme di leadership, facilitazione o guida di questo sforzo collettivo.

 

I gruppi e le squadre sono la pietra su cui si fonda la società umana e le organizzazioni per questo motivo quasi nulla viene deciso o fatto da una sola persona. Le persone che lavorano insieme combinano le loro conoscenze e le loro intelligenze per pensare insieme, perciò l’attività cruciale che sottende quasi tutto quello che facciamo è quello che io chiamo “ pensare- insieme”.

 

 

L’uso della parola “insieme” è fondamentale perché mentre il pensiero che si manifesta negli individui generalmente viene considerato manifestarsi “dentro” un cervello, non appena più di una persona è coinvolta è necessario coordinare il pensiero che si manifesta con il pensare tra più persone. Quando questo avviene efficacemente in gruppi o squadre, allora coinvolge una significativa complessità ed un certo tipo di fenomeni che cambiano rapidamente e che in qualche modo hanno luogo nei pensieri di molte persone che vengono adeguatamente coordinate per co-creare qualcosa di più grande di quello che una persona sola potrebbe raggiungere.

 

 

 

La complessità del pensare-insieme sfida la complessità delle macchine moderne.

Ma mentre possiamo comprare macchine che sono state pre-costruite e prodotte per funzionare al meglio, noi non possiamo pre-acquistare gruppi o squadre che siano state create per funzionare con efficienza e validità. In effetti ogni volta che iniziamo a lavorare con un nuovo team abbiamo l’equivalente in termini di complessità di una catasta di gomme, fili, componenti elettroniche che costituiscono una macchina e il nostro compito è quello di assemblare i componenti per farli diventare un team ad alto funzionamento. Ma dove sono le istruzioni di assemblaggio?

Molte persone buttano i pezzi insieme nello stesso modo in cui sono stati raccolti dalle altre persone e dall’esperienza passata così che il risultato è spesso ben al di sotto del livello ottimale. Ma le performance di gruppi e squadre che lavorano ad un livello al di sotto dell’ottimale sono così comuni che la maggior parte delle persone non considera nemmeno la possibilità che stiano passando la maggior parte delle loro vite a perdere del tempo e farne perdere agli altri.

Sia la possibilità di eccellere, che quella di uno sfacciato spreco rimangono al di sotto di una consapevolezza conscia e di solito non vengono indirizzate verso il contesto più ampio della società e degli affari.

 

 

 

 

Coloro che cercano un miglioramento nei loro team attraverso una profonda comprensione dei fenomeni impliciti ed al di fuori della consapevolezza – e coloro che non hanno una approfondita conoscenza o psicodinamiche sistemiche – hanno relativamente poche indicazioni.

Alcuni come i “Sette cappelli pensanti” di De Bono, offrono consigli pratici ma non esaminano la complessità del problema al quale stanno dando la soluzione.

Altri, come Katzenbach & Smith e Lipman-Blumen & Leavitt si immergono più a fondo nelle dinamiche dei team, procurando così alcune teorie che sostengono le soluzioni pratiche che offrono.

Ci sono anche numerose pubblicazioni che difendono un particolare orientamento al fine di raggiungere un team ad elevato livello di performance.

Queste includono Deslauriers (1992) che si focalizza sull’energia, Godin che usa il tribalismo come una metafora e Isaacs che offre un’acuta analisi di come il dialogo sia fondamentale per il funzionamento del team.

Questi e molti altri forniscono utili spunti e idee pratiche sul funzionamento dei team e su come farli funzionare anche meglio.

 

Autori del campo della psicoanalisi e della socioanalisi hanno scritto esaurientemente sul funzionamento a livello di gruppo e alcuni, tra i quali Wilfred Bion, hanno scritto sul pensare nei gruppi.

Tuttavia solo pochi autori hanno applicato concetti della psicodinamica sistemica allo specifico argomento del pensare-insieme in contesti di lavoro o rivolti ad uno scopo in modalità tali da trovare applicazione da professionisti non-analitici.

Quindi l’intento di questo numero è quello di applicare le conoscenze del campo socioanalitico, della psicodinamica dei sistemi e delle neuroscienze alla specifica domanda “Come pensano insieme le persone per raggiungere uno scopo comune?” Inoltre l’intento è quello di descrivere questi concetti a volte esoterici in modo tale che possano essere colti da lettori che non hanno un training psicologico o socioanalitico sofisticato. In aggiunta cercheremo di rispondere alla domanda dei lettori “come posso utilizzare questi concetti nella mia vita (lavorativa) di ogni giorno?”

 

Scadenze

L’obiettivo è di completare il numero entro la fine di maggio 2016 o forse anche prima se necessario.

Le bozze finali dovranno essere consegnate entro la fine di febbraio 2016.

 

Potenziali partecipanti

A seguire i profili di alcuni potenziali partecipanti e contributi. Alcuni di coloro che sono nominati qui sotto si sono impegnati a contribuire mentre altri hanno espresso un forte interesse senza promessa di partecipazione. I titoli dei lavori sono provvisori.

  • Robert French and Peter Simpson (UK): “L’attenzione come base per il pensare nei gruppi”
  • Rob Gordon (Australia): “La mente – uno sguardo sulla mentalità collettiva nei gruppi”
  • Marina Mojovic (Serbia) “Ritiri psico-sociali e il loro impatto sul pensare nei gruppi e nei team”
  • Professor Darl Kolb (NZ) “Connettività nei gruppi e nei team”
  • Martin Ringer (Australia): “L’utilizzo degli spazi di pensiero come una possibilità di mobilitazione della conoscenza e dell’intelligenza in gruppi e squadre”

 

Al momento sto intrattenendo una corrispondenza con altri potenziali autori con l’intento di assemblare fino a 10 scritti per la rivista Gruppo: Omogeneità e differenze e almeno 15 capitoli per il libro.

 

Informazioni di contatto del guest editor

Martin Ringer

martinringer@groupinstitute.com

 

Sul guest editor

Da che io possa ricordare sono sempre stato affascinato dai gruppi ed ho fatto in modo per la maggior parte degli ultimi 40 anni circa di trovare un lavoro che riguardasse il lavoro con i gruppi.

Dal 2002 quando è stato pubblicato il mio libro sulle dinamiche di gruppo ho lavorato come consulente organizzativo e sono diventato sempre più curioso riguardo al modo in cui i gruppi, commissioni, consigli di amministrazione, squadre e organizzazioni sprechino risorse nel tollerare dinamiche di gruppo e di squadra al di sotto degli standard.

Per più di dieci anni ho lavorato con le organizzazioni soprattutto per aiutarle a trovare modi per mobilitare la conoscenza collettiva e l’intelligenza delle persone che ci lavorano.

Infine ho riconosciuto la piccola quantità di conoscenza che ho in questo campo e per questo ho deciso di mettermi in contatto con altre persone nel tentativo di costruire una valida risorsa condivisa su questo argomento.

Per la versione ufficiale della mia carriera visita: www.groupinstitute.com

 

Per quanto riguarda lo scrivere e l’editoria ho prodotto una buona collezione di pubblicazioni – anche per questo è possibile visitare il mio sito – in precedenza ho redatto il numero 7 di Funzione Gamma e ho contribuito all’intera revisione di un numero del “European Journal of Counseling and Psychotherapy”

 

Appendice:

 

Estratti dalla proposta approvata

 

Obiettivo del numero

 

Fornire un approfondito e leggibile resoconto su come le persone pensano insieme nei gruppi e nei team in un’ampia gamma di setting inclusi quello terapeutico, di comunità ed organizzativo.

Verranno incorporate negli scritti conoscenze dai campi della psicoanalisi, analisi di gruppo, teoria dei sistemi, neuroscienze e altre discipline correlate al fine di fornire nuove intuizioni al modo in cui l’abilità collettiva (conoscenza, intelligenza, competenza e giudizio) dei partecipanti possa essere mobilitata al servizio di un compito di gruppo.

Mentre alcuni scritti potrebbero fornire utili spunti ai terapeuti, il numero è pensato per avere considerevole rilevanza per i non-clinici come managers, dirigenti e consulenti che lavorano in contesti organizzativi e di comunità.

 

Ulteriore uso degli scritti pubblicati in questo numero

 

Saranno successivamente aggiunti altri scritti oltre a quelli inclusi in questo numero per creare il contenuto per la pubblicazione di un libro.

Qualora gli scritti vengano pubblicati precedentemente in Group: Homogeneity and Difference questo verrà riconosciuto nel libro. ________________________________________________________________________________

“Gruop action: Le dinamiche dei gruppi nei setting terapeutici, educativi e aziendali.

Jessica Kingsley Publishers (2002). No 19 nell “International Library of Group Analysis”. Disponibile in tascabile, formato digitale e e-book.

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